Calabrone su superficie di cemento
foto di calabroni

Dopo un lungo e freddo inverno ecco apparire i primi insetti, spesso fastidiosi e talvolta pericolosi. Parliamo proprio di uno degli insetti più pericoli presenti in Italia: il calabrone.

Se li vedete gironzolare nei pressi della vostra abitazione, magari mentre sono intenti a staccare pezzetti di corteccia dagli alberi o dalle staccionate, molto probabilmente stanno costruendo proprio lì il loro nido.

Con questi insetti non si scherza! Sono molto aggressivi e pericolosi e trovare una soluzione fai da te non è mai saggio. Alla vista del loro nido bisogna subito chiamare la ditta di disinfestazione che, dopo un accurato sopralluogo svilupperà un trattamento adeguato e definitivo.

Perché i calabroni sono così pericolosi?

La vespa crabro non è un insetto fondamentalmente pacifico come l’ape però è indifferente all’uomo ma se si sentono minacciati diventano molto aggressivi pungendo, e la puntura di calabrone è dolorosissima. Se sono particolarmente irritati spruzzano anche una sostanza velenosa che provoca una reazione allergica davvero seria. Come altri vespidi hanno un pungiglione dritto perciò possono pungere più volte lo stesso soggetto e più punture estendono la reazione all’interno dell’organismo. Quando abbiamo a che fare con qualche esemplare solitario basta non apparire come una minaccia, poiché questo può provocarlo nel pungere, ma quando il nido si trova in casa allora  potrebbe vedere il tuo territorio come la sua casa.

La puntura di Calabrone

Rispetto alla vespa e l’ape tende ad avere una puntura più dolorosa, questo non per via di una quantità di veleno superiore, ma perché il veleno iniettato contenga tra i suoi composti anche l’acetilcolina, che nel corpo umano è un normale neutrasmettitore, ma come parte del cocktail che forma il suo veleno diventa un potente stimolatore del dolore.

effetti di una puntura calabrone su una mano che si è gonfiata

I sintomi della puntura sono:

immenso dolore;

rossore;

abbondante gonfiore;

shock anafilattico nei soggetti allergici.

I feromoni che inietta possono attirare lo sciame ed invitarle a pungere e questo può portare alla morte.

Il consiglio che si da, quando ci si imbatte involontariamente in un nido, è di mantenere la calma evitando movimenti bruschi e non scappare. Se correte via si sentono seriamente in pericolo e cercheranno di pungere in ogni modo. In questo caso ll’attacco non è la miglior difesa.

Nido calabroni: dove lo costruiscono?

Solitamente nidificano sui tronchi degli alberi, su vecchi legni o staccionate, nei pressi dei locali di ristorazione, nei cassonetti della spazzatura, in angoli protetti come cornicioni e grondaie, la tegola di un tetto, nei camini, nei cespugli e nelle soffitte, le intercapedini dei muri.

Il nido è costruito con fibre e materiale simile alla carta raccolta in giro impastata con la loro saliva. Sono piccoli coni cilindrici costruiti uno attaccato all’altro. Man mano che aumentano i calabroni il nido viene ingrandito arrivando ad avere dimensioni stratosferiche: alti anche un metro con diametro di circa 50 cm.

E’ raro che costruisca dentro gli spazi abitativi.

nido di calabroni d’inverno ?

Quando le temperature scendono sotto una media di 16°, vespe e calabroni non riescono più a lavorare, sopravvive solo la regina ma non rimane in un rifugio, nè ne costruisce un altro, le neo regine utilizzeranno come rifugio invernale posti relativamente protetti come le crepe nei muri o nei tronchi d’albero, di solito solo la V. Mandarinia cerca riparo nel sottosuolo.

Come eliminare un nido di calabroni?

Per eliminare un nido di calabroni bisogna agire di notte o alle prime luci del mattino quando si trovano quasi tutti a riposare. In base al trattamento scelto dai disinfestatori si utilizza un insetticida specifico per stordirli o ucciderli. Poi si procede con l’eliminazione del focolaio vero e proprio. Considerata l’estrema aggressività dell’insetto la disinfestazione deve essere fatta solo con una tuta apeprotettiva per agire in totale sicurezza.

Il controllo completo di un’infestazione potrebbe richiedere più interventi ma solo il disinfestatore lo può sapere. E’ importante che ogni calabrone sia stato eliminato.

Eliminare il nido dei calabroni è indispensabile altrimenti quando abbandonato diventa sempre il rifugio di altri insetti, con il rischio di ritrovarsi in situazioni analoghe nel futuro. Se vivete a Roma potreste contattare direttamente un tecnico esperto in disinfestazione calabroni Roma.

Una questione di sicurezza

Ci sono varie risposte sul come eliminare i calabroni, avrete sicuramente già visto gli insetticidi o anche l’uso di acqua saponata, il problema maggiore non è uccidere il calabrone ma evitare che attacchino nel farlo, quindi dovreste procedere di notte, indossando protezioni. Se un nido dovesse trovarsi in una parte alta della casa, evitate di usare una scala, la puntura del calabrone è dolorosa ma è anche peggio una caduta se dovessero sorprendervi.

Se si tratta di qualche insetto occasionale potete affidarvi a delle trappole per calabroni, esistono anche soluzioni fatte in casa, molte si affidano sugli stessi principi che valgono per altri infestanti volanti, ovvero la ricerca di sostanze zuccherine poste dentro bottiglie da cui non possano uscire.

Le differenze tra il nido di vespe e di calabroni

Queste due categorie di insetti si assomigliano in molti modi, per estetica e comportamento, ma la loro distinzione può essere d’aiuto quando inevitabilmente si dovrà effettuare una disinfestazione, un modo di farlo è con l’aspetto del nido.

La v. cartonaia ha un rifugio simile:

all’interno entrambi sono composti da celle esagonali, già utilizzato nel design dell’alveare delle api, composto da un mix di fibra di legno e saliva dell’insetto, situati sotto tetti o tavoli.

Il calabrone tende ad avere nidi più grandi con una forma simile a formazioni rocciose, più tondo e stratificato e una volta completato con un singolo ingresso sul fondo e centinaia di esemplari.

Il nido di vespe cartonaie invece ha le celle esagonali esposte, è più piccolo e infatti potrebbe avere sui 20-30 esemplari. Dati i minori requisiti possono fare il nido anche in luoghi più modesti come l’interno di una lanterna.

Abbiamo professionisti e tecnici specializzati per gestire entrambi.

foto di un nido di calabrone sotto un tetto di legno
nidi calabrone
piccolo nido di vespe

In genere dopo la disinfestazione si fa un intervento preventivo, utile per impedire ulteriori nidificazioni in quella zona.

Sicurezza prima di tutto

Per prevenire una possibile infestazione dalle vespe crabro è utile avere delle precauzioni. Il consiglio è quello di chiudere con delle reti tutte le possibili vie di entrata come i comignoli e le grondaie evitando così l’infiltrazione dell’insetto, controllare che i cassonetti delle tapparelle siano perfettamente integri, non lasciare la spazzatura all’aperto soprattutto nelle stagioni calde dove il caldo potrebbe far fermentare il cibo e attirare l’insetto. Si possono mettere anche lontano dall’abitazione e in un punto non di passaggio delle piccole trappole a forma di imbuto, molto simili ai loro nidi contenenti una sostanza zuccherina che le attira intrappolandole all’interno.

Curiosità sui calabroni

foto di una vespa vulgaris e una vespa crabro
Particolare di una foto di calabrone per identificare le varie parti della loro struttura alare. Ala anteriore, posteriore, la costa e gli stigmi o spiracoli utilizzati per respirare.
Il sistema alare del Calabrone. Foto di una vespa gigante asiatica dal dipartimento dell'agricoltura USA

E’ un tipo di vespa.

Con un corpo lungo 2,5-5 cm e un pungiglione di 4 mm è uno dei più grandi membri della famiglia dei vespidi. Si distingue da quella comune per grandezza e colore perché possiede insieme alle classiche strisce gialle e nere delle parti rosse.

Solo le femmine hanno il pungiglione.

La regina è leggermente più grande rispetto a l’operaia, in quelle europee tra i due tipi c’è una differenza di 10 mm.

Potrebbe sembrare che abbiano solo 1 paio di ali, ma se guardate questo dettaglio di una Mandarinia, il calabrone ha un sistema alare con 4 ali.

Questo raffigurato non rappresenta l’esemplare medio, essendo la vespa gigante asiatica che non si trova in Europa ma la sua morfologia è comunque compatibile a quella dell’esempare tipo.

E’ anche chiamata cravunaro rosso, ma non è il calabrone rosso, presente solo in Canada e Stati uniti.

I predatori dei calabroni sono gli uccelli, formiche e vari insetti di terra che non rappresentano un problema di solito.

La specie Mandarinia è chiamata Calabrone assassino negli USA, ma non perché attacchi gli umani ma per il per il pericolo che rappresenta per le api.

 

Ciclo vitale del Calabrone, da Aprile a Novembre tutte le loro azioni tipiche
Fonte: vespa-crabro.de

Esempio del tipico ciclo vitale del calabrone durante l’anno

 

La vita media del calabrone varia a seconda della specie, in generale:

l’operaia vive tra i 12 e i 22 giorni

Il calabrone regina vive circa un anno, muore perché non viene più nutrita dal nido.

Le vespe seguono un ciclo molto simile.

La loro attività va dagli inizi della primavera agli inizi dell’inverno durante le ore diurne.

Nei primi mesi della primavera (Aprile) la Regina inizia a costruire le prime celle deponendo le uova. Da queste nasceranno solo le operaie, i maschi arriveranno a fine estate per la riproduzione così come le nuove regine.

Verso la fine di ottobre la vecchia colonia ha terminato la sua attività di produzione di nuovi membri della colonia, la regina ha terminato il suo ciclo ed è abbandonata, con il freddo d’autunno moriranno tutti i calabroni non ibernati (solo le regine) e del nido non resterà che l’involucro cartaceo.

Prima dell’inverno i droni hanno il compito di accoppiarsi con la regina /e che andranno in ibernazione per dare vita alla generazione nell’anno a seguire. Tutti gli altri muoiono, non si spostano in sciami per migrare.

I calabroni creano seri danni alle coltivazioni in quanto golosi della frutta dolce: se ci sono calabroni in giro albicocche, pesche ed uva non hanno scampo. Ma non si nutrono solo di polline e frutta, questi insetti si cibano anche di mosche.

Sono particolarmente aggressivi a fine estate, durante il periodo della riproduzione, e durante le giornate molto calde e afose.

Vespa Mandarinia, il più grande tra i calabroni

Chiamata anche Calabrone Yak Killer, è il calabrone più grande e pericoloso che esiste. Con i suoi 6 cm di lunghezza ancora non è presente in Italia ma solo nei paesi asiatici, anche se dicono di averlo avvistato al Nord Italia. Il suo veleno danneggia i tessuti in maniera grave e nei soggetti allergici, la puntura della vespa Mandarinia può provocare la morte. Si differenzia dal C.europeo con il colore, principalmente arancione e nero.

foto di una vespa mandarinia sopra una mano
foto calabrone rispetto ad una mano
Vespa velutina appoggiata su un ramo, foto di di Gilles San Martin da Flickr

Vespa Velutina

Un’altra specie chiamata calabrone asiatico, è infatti una specie aliena all’ambiente italiano, introdotta nel 2012 ma che non si è ancora completamente radicata nel territorio per cui il suo contenimento è ancora possibile rispetto invece alla specie più comune.

Questo insetto grazie alle sue dimensioni che vanno oltre i 5 centimetri è capace di causare più dolore per via di una maggiore quantità di veleno, lo si può riconoscere rispetto alla vespa c. oltre che per le dimensioni anche per il colore, più scuri in generale, dove la c. è rossa la velutina è invece nera.

E’ un pericolo per gli apicoltori e la biodiversità, è un’abile cacciatrice di api, uno stalker di alveari, e non essendo nativa dell’Italia l’ape italiana, la Apis mellifera ligustica non è preparata come la variante asiatica (apis cerana) a difendersi dai suoi attacchi.

Tuttavia può rappresentare un pericolo per tutta la famiglia apidae.

Cosa sono gli ammazzasomari?

In molti paesi d’Italia il calabrone viene chiamato anche Ammazzasomari. Sapete perché? Si dice che sette punture bastino per uccidere un somaro. Da questo detto possiamo ben capire la loro pericolosità, soprattutto per i bambini e gli animali domestici.

La nostra metodologia per eliminare un nido di calabroni

Come molti insetti, attaccano ciò che è percepito come la minaccia per il loro rifugio, per questo la loro presenza è pericolosa e ti sconsigliamo di occupartene da solo.

I calabroni d’inverno dormono, sono meno pericolosi i loro nidi si svuotano durante l’inverno, il problema è che cercano un nuovo rifugio e potrebbero usare la tua casa.

La nostra metodologia si basa essenzialmente sull’uso di insetticidi e la rimozione dei nidi.

La soluzione che abbiamo trovato essere più efficace sia l’azione chimica di sostanze come piretroidi e piperonil butossido, questi sono capaci di ostacolare il movimento delle ali grazie a dei solventi. Una volta incapacitato tende a morire in breve tempo.

Abbiamo cura di tenere sotto controllo il nido ed il suo perimetro, poiché può capitare che non tutti gli esemplari fossero all’interno del nido al momento della messa in uso di insetticidi.

Ci sono altri metodi di bonifica. Insetticidi ad azione fumogena, l’ideale per gli ambienti coperti.

Infine il nostro team esegue un secondo sopralluogo per assicurarsi della buona riuscita della disinfestazione e la prevenzione di infestazioni future.

Cosa è il calabrone nero?

foto di una ape legnaiola mentre impollina un fiore
L'ape legnaiola erroneamente chiamata calabrone nero mentre impollina un fiore
Foto di un nido di una ape carpentiere foto di SeabrookeLeckie
ape legnaiola nido

Uun tipo di ape, ape legnaiola o ape carpentiere, appare come un insetto nero volante però non è nera e neanche violenta ma solo viola.  

E’ molto difficile che attacchi,  come per molti imenotteri solo la femmina punge mentre il maschio, inoffensivo potrebbe ronzarvi intorno.

Altro fattore che rende questa ape meno pericolosa è che il loro giaciglio, scavato nel legno vecchio e non costruito, non sia una colonia, serve solo ad ospitare la sua prole, per cui nell’eventualità in cui ne hai fatta arrabbiare una, non ti ritroverai a combattere uno sciame.

Questi insetti neri volanti simili a vespe anche se api non sono una specie protetta ma sono comunque importanti perché impollinatori, quindi influenzano la salute dell’ecosistema. Altro nome con cui vengono confuse è quello di bombo nero, i bombi sono anch’essi api ma la xylocopa violacea non fa parte di questo genere.

Puntura calabrone nero

L’ape legnaiola punge raramente e sono solo le varietà meno comuni dell’asia a risultare molto dolorose, nel caso succedesse dovete considerarla come una puntura di ape, una informazione importante per chi fosse allergico.

E’ molto raro che serva un’azione di disinfestazione

 

L’unico problema che causa all’uomo sono dei buchi nel legno, ma solo quello vecchio, quindi difficilmente rappresentano un problema per le cataste, non si chiama certo ape legnaia, inoltre prendono il legno non per nutrirsi ma come nido per sé e la prole, grandi quanto un mignolo, li troviamo nei giardini o comunque all’esterno degli edifici.  

Se trovate dei fori dentro oggetti di legno in casa sono probabilmente dei tarli, un altro problema che sappiamo disinfestare.

Altrimenti per queste api carpentiere, ci sono molti metodi fai da te che puoi usare, generalmente si tratta di spruzzare una soluzione come un insetticida nei buchi che repelli o uccida le api e chiudere i buchi con della colla da falegname.

Verniciare le superfici di legno in giardino o all’esterno è un altro metodo per prevenire la loro nidificazione.

 

Costo disinfestazione calabroni

Come sempre potete chiamarci per un preventivo, che sarà sempre gratuito e senza impegno.

Il prezzo non è fisso, considerate variabili come:

 

distanza dal luogo dell’infestazione

-prezzo della benzina

-prezzo dei prodotti da impiegare

-profondità dell’infestazione

Il prezzo più basso può andare sui 75€ con una media di 114€ e una variazioni intorno ai 150€

 

Per una disinfestazione calabroni costo e tempistiche non sono mai uguali ma variano caso per caso, contattaci.